FAQ

Leggi le nostre risposte alle domande frequenti

Quante volte in un anno i materassi devono essere ruotati? E perché?

Se si desidera mantenere "in salute" il proprio materasso nel tempo, è consigliabile ruotare il lato testa-piedi dello stesso a ogni cambio di stagione, ovvero 4 volte all’anno.
Solo in questo modo il materasso manterrà le proprie prestazioni ergonomiche negli anni.

Questo perché alcune zone del materasso potrebbero subire una maggiore usura in alcuni punti, come quella delle spalle e dei fianchi, che oggettivamente esercitano più pressione, anche se involontariamente.

Semplicemente effettuando una rotazione a 180 gradi 4 volte all’anno si può aiutare a prevenire questo problema.

Quali sono i segnali che indicano che il materasso è da cambiare?

La buona norma per ciò che riguarda i materassi, è che ogni 10 anni è necessario cambiarli.
Ci sono però dei segnali, che in realtà riguardano il modo in cui ci svegliamo al mattino, che ci aiutano a capire se il materasso è usurato e magari potrebbe essere necessario cambiarlo prima di 10 anni, ovvero:

  • Un senso di fiacchezza al proprio risveglio dato proprio dal materasso che non regge adeguatamente il nostro peso;
  • Muscoli indolenziti già dal mattino, perché appunto posti sotto sforzo a causa di una posizione scorretta;
  • Dolori alla zona lombare al proprio risveglio;
  • Un senso di affaticamento generale dato da una notte in cui non si è riposato bene;
  • Continui dolori cervicali ed emicrania.

Cosa caratterizza un materasso ortopedico?

Il materasso ortopedico è così denominato perché il suo obiettivo è quello di contrastare i dolori alla schiena e alla cervicale, al fine di correggere difetti di postura e altri problemi simili.

Il materasso ortopedico è caratterizzato da una rigidità che garantisce l’adeguato sostegno del proprio corpo.

Ogni materasso di questa tipologia è ergonomico, ovvero in grado di adattarsi alle forme e alle linee del proprio corpo, assecondando una corretta postura di colonna vertebrale, testa e collo.

Cosa vuol dire ergonomico?

L’ergonomia è una scienza, il cui scopo è quello di avvicinare gli elementi e le funzionalità di un oggetto al suo utilizzatore.
A questo scopo si progettano macchine, utensili e merci che presentano soluzioni più idonee alle esigenze psicofisiche di ogni individuo.

Nello specifico, un materasso ergonomico è uno in grado di adattarsi alle forme e caratteristiche del corpo, riducendo i punti di pressione e sostenendo la spina dorsale senza affossamenti né eccessiva rigidità, la quale può determinare poi dei fastidi muscolari.

Cosa sono le zone a portanza differenziata?

Si definisce un materasso con zone a portanza differenziata, uno che è in grado di offrire sostegni diversi alle differenti parti del nostro corpo, che ovviamente hanno esigenze molteplici e differenti.

I materassi moderni presentano tutti zone a portanza differenziata, e quindi con una qualità decisamente superiore rispetto a una superficie morbida o rigida in maniera uniforme.

Le zone a portanza differenziata possono essere dalle 5 alle 12, e interessano appunto:

  • Testa
  • Spalle
  • Bacino
  • Piedi

Lo scopo di questi materassi è di offrire un supporto mirato e adeguato.

Come contrastare i dolori con il materasso?

Per evitare fastidiosi dolori alla schiena, cervicale e/o alle articolazioni è necessario allineare perfettamente testa, collo e colonna vertebrale.

Come fare?

  • Dotarsi di un materasso ergonomico
  • Usare cuscini in grado di correggere la distensione del tratto cervicale e favorire la circolazione sanguigna;
  • Dormire su materassi boxmistral®, che sono studiati per accompagnare il corpo durante il riposo, i quali sostengono perfettamente il peso, evitando che si deformino nel tempo a causa del peso distribuito male.

È possibile acquistare materassi su misura?

I materassi possono essere richiesti anche su misura.

Oggi, gran parte delle aziende più importanti, offrono questo servizio e realizzano materassi ad hoc per ogni persona.

Noi ti diamo la possibilità di scegliere tra differenti tipologie di materassi con misure standard o di personalizzare il tuo boxmistral® cucito su misura per te.

Come scegliere la base di appoggio?

C’è una classificazione indicativa alla quale si può fare riferimento per scegliere la base di appoggio:

  • Per il materasso a molle, bisognerebbe optare per le doghe in legno o a pezzo unico;
  • Per il materasso in lattice così come per quello in memory, il materasso deve avere delle basi anatomiche o reti motorizzate;
  • Per il materasso ortopedico, è necessaria una base di appoggio, appunto, ortopedica.

Quali caratteristiche deve avere il cuscino?

La scelta del cuscino non dipende soltanto dalle proprie preferenze personali, ma anche e soprattutto dalle proprie esigenze.

Ci sono differenti tipologie di cuscino, alti, bassi, con effetto sagomato e tanti altri, ma è importante optare per quello che dona una sensazione di comfort generale.

Lo scopo di un cuscino dovrebbe essere quello di allineare testa, collo e colonna vertebrale.
In generale il cuscino non deve affaticare testa e spalle per essere un buon supporto.

Quali sono i cuscini migliori a seconda della posizione?

I cuscini migliori sono quelli in lattice o memory foam, poiché entrambi, sebbene abbiano caratteristiche molto differenti, garantiscono un importante sostegno al collo, dettaglio fondamentale per dormire bene.
Tuttavia ci sono cuscini più adatti a seconda della posizione in cui dormiamo:

  • La posizione supina, necessita di un cuscino morbido e di spessore medio;
  • La posizione prona, necessita di cuscini molto bassi e morbidi;
  • La posizione distesa su di un fianco, necessita di un guanciale duro, di spessore medio alto.

Cosa bisogna fare per la sua manutenzione?

Per fare in modo che il cuscino duri nel tempo è necessaria una buona manutenzione.
Come fare quindi per far durare più a lungo possibile il cuscino?

  • Proteggerlo con una fodera sfilabile, in modo tale che si possa lavare;
  • Evitare di esporre il cuscino a fonti di calore diretto;
  • Farlo arieggiare spesso ma senza esporlo ai raggi solari;
  • Cambiarlo ogni due anni.
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